Vision

Introduzione

Consorelle e confratelli carissimi,
siamo lieti di presentarvi il testo del Progetto educativo della scuola e della formazione professionale dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia

Rielaborato in seguito ai suggerimenti pervenuti dopo i tre anni di sperimentazione previsti (1993-1995), ed approvato nella seduta CISI/CII dell’8/9 gennaio 1995, ma aggiornato una prima volta nel 2000 e, dopo un ulteriore periodo di attuazione, nel 2011.

La «riconsegna» del Progetto educativo nazionale intende riaffermare la volontà di ispettrici ed ispettori di continuare ad impegnarsi per la presenza e per il significato della scuola e della formazione professionale salesiane in Italia, anche nell’attuale congiuntura storica, non priva di difficoltà, di cui voi tutti siete al corrente.

La «scuola salesiana» mantiene in Italia la sua autorevolezza, non solo per la forza dei numeri, che documentano la più rappresentativa presenza scolastica della scuola cattolica in Italia ma soprattutto per la qualità e la flessibilità del Progetto educativo che la sostiene.

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Il Progetto

Questa edizione del Progetto, che si presenta aggiornata e migliorata, vi viene consegnata nella fiducia che possa assolvere con efficacia alla sua funzione.

Il Progetto è infatti chiamato a presentare la «identità» nazionale della scuola e formazione professionale salesiane a livello pubblico, sia ecclesiale che civile, coniugando insieme il tesoro della tradizione salesiana ed ecclesiale e le acquisizioni delle moderne scienze umane e degli approcci scolastici più evoluti. In tal senso, pur scevro di ogni presunzione, esso intende portare il suo contributo nel dibattito attualmente in corso sul territorio nazionale, a riguardo del ripensamento e della riprogettazione del servizio scolastico e formativo offerto ai giovani italiani.
Esso è anche destinato ad essere «luogo» di convergenza ideale per tutti i protagonisti ed i fruitori del servizio educativo offerto dalla scuola e dalla formazione professionale salesiane: dirigenti, docenti e formatori, genitori ed allievi, collaboratori civili ed ecclesiali potranno considerarlo una comune piattaforma di partenza.
Da esso potrà partire (o ricevere ulteriore conferma) la stesura dei Progetti locali, i quali, ad esso commisurandosi, potranno curare che nessun elemento vitale ed essenziale vada perduto o sia indebitamente trascurato.
Suo compito è quello di dare coerenza e continuità alla pedagogia scolastica, formativa e familiare, ai curricoli formativi che vanno dalla scuola materna a quella superiore e ai percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a quanto vissuto nel «servizio pubblico» offerto dalla scuola e formazione professionale salesiane e a quanto viene proclamato nelle sedi del confronto politico per la realizzazione delle riforme.
Suo scopo non può essere quello di codificare il vissuto della scuola e formazione professionale salesiane, ma piuttosto di segnare «un punto di arrivo» che si fa anche «punto di partenza», verso traguardi sempre nuovi, raggiunti in ascolto ed in risposta dei bisogni dei giovani e delle loro famiglie. In tal senso esso ha una struttura flessibile e chiede una applicazione intelligente, che sia segno di quella «progettualità permanente», che è l’anima di ogni scuola e di ogni CFP che coltivino ambizioni di futuro.
La «sperimentazione e la valutazione del Progetto», che sono continue, hanno lo scopo di mettere a punto un «monitoraggio» che verifichi e rinsaldi la sua radicazione nella realtà delle nostre scuole e centri di formazione professionale e del «vissuto» giovanile e familiare. Guardando agli anni trascorsi, prendiamo atto che si è fatta della strada: particolarmente significativa appare quella intrapresa per la «formazione in servizio» dei dirigenti e quella, continua, a sostegno dei docenti, dei formatori, dei genitori e degli allievi.
Come è accaduto a CISI/CII e alle stesse istituzioni scolastiche e formative – che dallo studio del Progetto sono state spinte ad analisi e riflessioni di «politica scolastica e formativa» più comprensiva – così ci auguriamo accada agli operatori delle nostre scuole e centri di formazione professionale, al fine di dare ad essi una rinnovata spinta per un servizio sempre più qualificato e attento ai giovani del nostro tempo.
Temi quali l’autonomia delle scuole di Stato e parità fra scuola statale e non statale, il prolungamento dell’obbligo di istruzione e suo assolvimento anche attraverso le istituzioni della Formazione professionale, la valorizzazione della creatività delle grandi tradizioni educative, il confronto con gli indirizzi europei ecc. non possono restare materia «da iniziati», ma devono, nei modi possibili, diventare fermento, che fa riflettere e lievitare la stessa «base» della scuola e formazione professionale salesiane.
Con gioia rendiamo testimonianza del fatto che «lavorare e riflettere insieme» aiuta FMA e SDB – ad ogni livello – a interpretare e trasmettere più pienamente il patrimonio salesiano, a progettare meglio la «geografia» delle presenze salesiane, a dare una più robusta formazione al personale della scuola e della formazione professionale, a cogliere in modo più integrale – in chiave maschile e femminile – i contenuti pedagogici della tradizione salesiana.

Mentre, insieme, abbiamo intrapreso il cammino nel terzo millennio, coltiviamo la speranza che anche questo sforzo progettuale – rinnovato e continuo – possa portare il suo contributo alla «Nuova Evangelizzazione» proposta da tempo da Giovanni Paolo II, alla «radicale apertura alla verità» nel contesto dell’«Emergenza Educativa» richiamata da Benedetto XVI e dai Vescovi italiani, e alla rivitalizzazione del «Sistema Preventivo», come è sollecitato dal magistero salesiano.
Con rinnovata fiducia, Ispettrici ed Ispettori affidano questo Progetto a consorelle e confratelli perché venga «riconsegnato» a quanti – a tutti i livelli – hanno a cuore la dignità della scuola e della formazione professionale, il futuro dei giovani e di questa nostra cara Italia.
Le immagini di Don Bosco e di Maria Mazzarello – che, dalle prime pagine, vi salutano e vi accompagnano nella realizzazione della presente «Proposta educativa» – ci ricordano che essa è radicata in quel «fuoco di carità», che va sempre di nuovo alimentato e rigenerato, a contatto profondo con Gesù Maestro, del cui «amore educativo e pastorale» anche questo Progetto vuol essere «segno».